TRITARIFIUTI ALIMENTARE

Pro e contro del dissipatore alimentare

Addio cattivi odori e mastelli dell’umido sempre pieni, scegli un tritarifiuti domestico !

Ora i resti alimentari possono essere smaltiti diversamente.

Il verbo del futuro è dissipare e a coniugarlo a ci pensa la Idracol.

Il volere della nostra azienda è stato quello di interpretare i bisogni dei cittadini e offrire loro uno strumento di qualità, facile da usare, ecologico ed economico.

Cos’è un dissipatore alimentare?

Un dissipatore alimentare viene anche detto più comunemente tritarifiuti domestico. Si tratta sostanzialmente di un sistema che viene applicato allo scarico del lavandino, per tritare i rifiuti di origine organica che verranno quindi poi smaltiti direttamente nel sistema fognario.

Anche se il dissipatore alimentare può essere inserito sotto ogni lavandino, generalmente si tende a installarlo in cucina, in modo che possa tritare tutti i rifiuti organici che possono finire nel lavandino quando laviamo i piatti.

Il dissipatore alimentare è composto da un cilindro (dalle dimensioni variabili a seconda delle esigenze della famiglia che lo userà), al cui interno sono presenti dei martelletti che muovendosi a gran velocità trasformano in una specie di poltiglia i rifiuti organici, disperdendoli poi nelle fognature.

Il dissipatore alimentare è un dispositivo assolutamente sicuro, che può essere usato anche da bambini senza rischi, e che può anche essere installato in case dove sono presenti gatti (che sono gli animali che più tendono ad esplorare e curiosare, e riescono ad arrampicarsi sul lavello). Necessita di un collegamento elettrico per poter funzionare, quindi bisogna verificare la possibilità di avere una presa libera, o rivolgersi ad un elettricista di fiducia perchè realizzi un collegamento ad hoc.

Vantaggi di un dissipatore alimentare

Scopriamo insieme i vantaggi del tritarifiuti domestico

Comodità

Non sarà più necessario raccogliere tutto l’umido finché si lavano i piatti e le pentole, o continuare ad aprire e chiudere cestini mentre si sparecchia: con il dissipatore alimentare infatti è sufficiente buttare poco per volta i rifiuti organici nel lavandino,  e accendere il tritarifiuti, facendo scorrere allo stesso tempo l’acqua del rubinetto.

Il dissipatore comincerà quindi il suo lavoro di tritatura e riduzione in poltiglia del tutto, senza che noi dobbiamo fare assolutamente nulla.

Non avremo quindi neppure bisogno di cambiare sacchetti dell’umido quotidianamente nei mesi estivi, o quando dovremo cucinare per ospiti: il tritarifiuti si occuperà dello smaltimento dei nostri rifiuti organici.

Igiene

I rifiuti organici per loro natura tendono a decomporsi velocemente e ad attirare insetti. Specialmente nel caso di rifiuti organici molto succosi, potremmo anche avere il problema dei liquidi che possono fuoriuscire dal sacchetto dopo un paio di giorni, obbligandoci a lavare il contenitore dell’umido spesso. Se poi abbiamo anche animali domestici come cani o gatti, bisognerà ogni volta fare attenzione a che non ci dimentichiamo il bidone alla loro portata.

La presenza di un dissipatore alimentare chiaramente elimina tutti questi problemi, in quanto non dovremo più tenere rifiuti umidi in casa o sul balcone in attesa che passi la raccolta differenziata porta a porta, ma riusciremo ad eliminare praticamente tutti i rifiuti organici man mano che verranno prodotti.

Risparmio

Secondo le stime, il dissipatore alimentare, comporta un consumo annuo di soli 2 metri cubi di acqua per una famiglia composta da tre persone ed un consumo energetico tra i 25 e 30 kwh/anno per famiglia, equivalenti complessivamente a circa 5 euro annui.

Cosa non mettere nel tritarifiuti?

Non buttare oggetti fibrosi o molto collosi, ricchi di amido, nello scarico.

Bucce di banana.
Sedano.
Bucce di patata.
Foglie e pannocchie di mais.
Carciofi.
Fondi di caffè (in grosse quantità) o filtri per il caffè
Noccioli di vari frutti e semi di frutti come l’avocado o le pesche.

Manutenzione tritarifiuti alimentare domestico: Fare e non fare

Se volete che il vostro tritarifiuti vi serva più a lungo e ottenere il massimo dall’unità, ci sono diverse semplici regole da seguire e alcune cose da evitare.

Cose da fare con un tritarifiuti:

Far funzionare regolarmente l’unità per evitare che le parti metalliche in movimento si arrugginiscano e si corrodano ed evitare qualsiasi ostacolo.
Accendere l’acqua prima di avviare l’apparecchio e far scorrere l’acqua per circa 15 secondi quando si smette di macinare per risciacquare l’unità e lo scarico e rimuovere le particelle di cibo rimaste.

Utilizzare acqua fredda, non calda. Essa aiuterà a solidificare gli avanzi per una migliore triturazione, mentre l’acqua calda scioglierà alcuni ingredienti e si aggrapperà alle pareti della camera di macinazione e dei tubi.

Tagliate i rifiuti di grandi dimensioni in pezzi più piccoli e mettete solo diversi pezzi alla volta per evitare rotture e malfunzionamenti del sistema di taglio.
Di tanto in tanto, utilizzare uno speciale pulitore per lo smaltimento per sgrassare l’unità e macinare alcune bucce di agrumi per eliminare i cattivi odori.
La maggior parte dei tritatutto può facilmente triturare gusci d’uovo, macinare il caffè e persino le bustine di tè (senza cinghia). Basta alimentarli con un forte flusso d’acqua.

Cose da non fare con tritarifiuti:

·        Non spegnere mai il motore o l’acqua finché non hai finito di macinare.

·        Evitate di mettere troppi ingredienti amidacei o espandibili (come bucce di patate, pasta, riso) nel tritatutto. Ciò potrebbe causare l’intasamento dei tubi di scarico.

·        Astenersi dall’usare detergenti per lo scarico e altri prodotti chimici aggressivi quando si pulisce il tritarifiuti. Possono danneggiare le lame e i tubi dell’unità.

·        Non macinare ossa di animali di grandi dimensioni, mozziconi di sigaretta, plastica o carta e non versare mai grasso, olio o grasso nell’unità. Inoltre, cercate di non macinare ingredienti molto fibrosi come gambi di sedano, bucce di mais e bucce di cipolla. Le fibre possono aggrovigliarsi intorno alle lame o ai dischi e causare inceppamenti del motore.

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